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Lugano Moves

Vivere e muoversi a Lugano nel 2040.
Un progetto di Transition Design.  

Executive Summary

Sketchin e BAK Economics hanno condotto un esercizio di Transition Design provando a immaginare un futuro desiderabile per la città di Lugano e il suo contesto, concentrandosi sulle infrastrutture di mobilità e sviluppando uno scenario che mostri in che modo la città nel 2040 potrebbe essere un polo vivo e attrattivo per famiglie, giovani talenti e aziende innovative. Lo scenario descrive come potrà essere la città del futuro e offre una lista delle caratteristiche che la definiscono.

Sketchin

Sketchin è uno studio di design. Nato a Lugano nel 2006, si è espanso verso l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti, ma mantiene il suo Headquarter nella cintura industriale della città di Lugano. L’appartenenza al territorio e gli strumenti di pensiero progettuale con cui lavoriamo quotidianamente ci hanno permesso di guardare alla realtà della città e del Ticino con un occhio sia critico sia orientato verso il futuro.

sketchin.ch  →

BAK Economics

BAK Economics AG (BAK) è un istituto svizzero e indipendente di analisi economica nato nel 1980 quale spin-off dell’Università di Basilea. Attivo in tutta la Svizzera grazie alle sue tre sedi di Basilea, Lugano e Zurigo, l’attività di BAK è quella di redigere studi approfonditi in diversi ambiti economici, in modo da fornire dei risultati utili a livello politico, economico e sociale. Le sue principali competenze sono condensate nel suo stesso nome: Beratung (Consulenza), Analysen (Analisi) e Kommunikation (Comunicazione).

bak-economics.com →


Un punto di partenza

Il Transition Design e lo Strategic Foresight sono discipline che affrontano le sfide e le opportunità del futuro: attraverso la costruzione di scenari, e immaginando i futuri possibili, definiscono e progettano la transizione verso quello più desiderabile.

I trend demografici mostrano come Lugano e dintorni stiano subendo importanti fenomeni di invecchiamento della popolazione, spopolamento dei quartieri centrali a favore delle aree della cintura urbana e congestione della mobilità.

Il Transition Design ha aiutato Sketchin e BAK a immaginare un futuro alternativo e desiderabile per la città di Lugano, concentrandosi sulle infrastrutture di mobilità e sviluppando uno scenario che mostri come e perché nel 2040 la città potrebbe essere un polo vivo e attrattivo per famiglie, giovani talenti e aziende innovative. 

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Insieme abbiamo definito anche una serie di soluzioni progettuali e di caratteristiche specifiche che permettono la sostenibilità di questa visione. Abbiamo scelto di non spingerci troppo oltre nel percorso progettuale e quindi non abbiamo prototipato nel dettaglio queste soluzioni e nemmeno definito una roadmap per la loro adozione.

Questo esercizio infatti è da intendersi non tanto come un progetto da eseguire, ma come il punto di partenza per definire il futuro della città e del territorio grazie a un processo partecipato e condiviso con i cittadini, le amministrazioni, le organizzazioni e le imprese. Per poterlo realizzare serve infatti la convinzione e l’intenzione di tutti i soggetti coinvolti.


Trend e prospettive per un territorio che cambia

Ogni atto di progettazione parte dalla comprensione del contesto a cui si applica. Abbiamo quindi analizzato i trend che stanno interessando Lugano e il Ticino per capire lungo quali direttrici si sta indirizzando il futuro e comprendere da quali aspetti prendere le mosse per definire i possibili scenari.

Più residenti, meno nati.

La popolazione del territorio ticinese dal 1970 a oggi è cresciuta soprattutto grazie ai movimenti migratori. Questa tendenza caratterizzerà anche lo scenario demografico dei prossimi 25 anni: a fronte di un calo delle nascite, la crescita sarà affidata soprattutto alle persone che scelgono di trasferirsi nell’area da altre zone della Svizzera o dall’estero. Si stima che nel 2040 la popolazione supererà le 400.000 unità.

Fonte: ESPOP e STATPOP; Scenari demografici 2016 - Ustat

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Un territorio che invecchia.

L’età media della popolazione ticinese è in costante crescita: a una bassa natalità della popolazione residente si accompagna l’aumento di persone anziane, con una quota di ultrasessantacinquenni che si avvicinerà ad a un terzo della popolazione totale nel 2040. La contrazione più significativa sarà a carico della popolazione attiva (tra i 15 e i 64 anni), ciò che avrà un'incidenza sullo sviluppo economico della regione.

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Fonte: ESPOP e STATPOP; Scenari demografici 2016 - Ustat

Tanti veicoli privati, poche persone sui mezzi pubblici.

Il tragitto che le persone residenti in Ticino devono fare ogni giorno per andare al lavoro o per svolgere le faccende quotidiane è inferiore alla media svizzera; ma lo fanno prevalentemente con un veicolo privato e non con i mezzi pubblici. Le persone residenti in Ticino sono anche quelle che possiedono più autoveicoli privati in tutta la Svizzera. Gli effetti di questa propensione sono ben visibili: congestione del traffico e inquinamento lungo le principali direttrici di mobilità.

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Fonte: ESPOP e STATPOP; Scenari demografici 2016 - Ustat

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Fonte: BAK Economics

Fuga dalla città.

Gli agglomerati urbani e le zone limitrofe continuano a mantenere la propria attrattività a spese dei centri storici e delle valli. La crescita della popolazione residente (+6,18% nel decennio 2008/2018) della “Città Ticino” si è concentrata nelle aree limitrofe alle città, sotto le pendici a sud del Monte Ceneri, ovvero nei paesi che consentono prezzi più contenuti e le medesime possibilità di accesso al lavoro. Di conseguenza, il numero degli immobili sfitti è aumentato soprattutto nella città di Lugano e nelle aree periferiche della regione.

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Fonte: ESPOP e STATPOP; Scenari demografici 2016 - Ustat

Una regione in crescita.

Il territorio cantonale ha visto tra il 2006 e il 2017 una buona crescita economica, oltre la media federale, anche rispetto alle medie delle economie statunitensi ed europee. Il progresso economico è stato determinato da una considerevole espansione dell’occupazione. La tendenza è confermata anche per il prossimo decennio.

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Fonte: BAK Economics

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Fonte: BAK Economics

Scommettere sull’innovazione.

La dinamicità dell’economia della regione è caratterizzata tra il 2000 e il 2016 anche dal numero di brevetti depositati, il cui numero si colloca nella media mondiale e al di sopra della media svizzera. I settori trainanti dell’innovazione sono l’industria farmaceutica e della tecnologia medicale, il comparto delle misurazioni e il settore elettrico, elettronico e ottico.

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Fonte: BAK Economics

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Soprattutto i dati economici, mostrano la grande potenzialità di sviluppo e slancio della regione. Investire quindi sull’innovazione di prodotto e di servizio, sui settori d’avanguardia e sulle infrastrutture potrebbe avere come conseguenza l’inversione delle tendenze demografiche. Ticino e Lugano potrebbero essere un territorio dinamico e attraente per giovani, famiglie e professionisti specializzati.

Abbiamo deciso di intraprendere questo esercizio di Transition Design proprio per comprendere più a fondo l’anatomia del territorio sulla spinta di questi movimenti. 


Lugano 2040

Al centro dell’innovazione e dell’Europa

Tra tutti i futuri possibili per la città del 2040, quello desiderabile e che scegliamo di esplorare è contraddistinto da una cittadinanza - attratta anche dallo sviluppo economico - che abbia invertito i trend che abbiamo precedentemente mostrato.

La popolazione è composta da famiglie giovani, professionisti altamente specializzati in grado di lavorare per nuovi business, con un forte orientamento alla sostenibilità ambientale, che voglia riappropriarsi del centro e spostarsi in maniera sostenibile ed efficiente sul territorio.

Il tessuto economico è diversificato - ciò che ha sempre contraddistinto il successo elvetico e ticinese - e si compone anche da imprese tecnologiche avanzate e di servizi ad alto valore umano aggiunto, che scelgono di collocarsi in Ticino in virtù di condizioni quadro favorevoli. Inoltre l’accessibilità del territorio, che lo rende centrale e ben connesso in Europa, fa sì che sempre più persone altamente qualificate scelgano il Ticino come residenza.

Questo lavoro illustra un futuro possibile del territorio attraverso la lente della mobilità delle persone che lo vivono (abbiamo volontariamente escluso dalla nostra analisi il trasporto delle merci).
Abbiamo esplorato tre contesti che si allargano dal centro cittadino fino alle relazioni internazionali: il centro storico di Lugano, la Grande Lugano e le connessioni tra il territorio e il resto del mondo. Ciascuno di questi, oltre a una descrizione generale, contiene una selezione di caratteristiche specifiche. 


Lugano
Soft City

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Concept Art: Francesco Lorenzetti - frank_lorenzetti.artstation.com

Una città soft è una città accogliente e facile, che si adatta ai mutevoli bisogni dei suoi abitanti, alimentando le loro relazioni, moltiplicando le opportunità, traendo vantaggio dalla densità di persone ed edifici e offrendo così le condizioni per una vita felice.

Il centro di Lugano è uno spazio fervido e vibrante, le persone lo abitano e lo vivono, rendendo difficile definirne un confine rispetto alle aree periferiche. Ci sono gli uffici delle aziende internazionali, negozi di qualità, una vasta offerta di locali e ristoranti aperti fino a tarda sera. Molte famiglie preferiscono abitare i quartieri di cintura più tranquilli per vivere il centro nel tempo libero, molte altre invece ne apprezzano la vitalità.

La città non ha aree morte o residuali sottratte alla vita urbana. Tetti, banchine, marciapiedi, cortili e strade secondarie vengono sfruttate a favore della vita pubblica o collettiva o vissute come estensione del proprio spazio domestico, delineando così uno spazio vivo, partecipato, eterogeneo e sicuro, senza aree inaccessibili. Anche il lago non è più un confine per la città, ma passerelle e installazioni creano relazioni dinamiche tra acqua e terraferma.

Tutto il centro abitato è pedonale, ci si sposta a piedi o sfruttando soluzioni sostenibili come biciclette o monopattini elettrici. Il trasporto pubblico è comunque presente ma gestito in maniera centrale, integrata e fluida, adattandosi ai tragitti pedonali e promuovendo percorsi modulati sulle esigenze dei passeggeri.

Il servizio pubblico di spostamento all’interno del centro è gestito da veicoli a guida autonoma a chiamata, i cui percorsi non sono prestabiliti, ma si adattano alle necessità delle persone. Una flotta di shuttle collega il centro con le aree di interscambio e i quartieri di cintura. 

La strada e le sue pertinenze definiscono uno spazio fluido che si adatta alle diverse necessità di fruizione, modificandosi e regolandosi grazie alla tecnologia. Con un numero di veicoli a motore ridotto e avendo privilegiato soluzioni sostenibili, le emissioni sono completamente abbattute, non solo quelle di CO2, ma anche quelle sonore.

Lo spazio che prima veniva occupato dalle auto in sosta lungo le strade viene ridato alla vita della città e gli stalli dei parcheggi sono stati convertiti in moduli multifunzione a seconda delle attività antistanti: spazi verdi, sedute, tavoli, giochi per bambini o stalli per scooter e bike sharing.

Viviamo in corso Elvezia in un palazzo Liberty da ormai 5 anni, una volta era una banca. Mi sono trasferita con mio marito, per approfittare di un’offerta di lavoro importante: entrambi lavoriamo all’Istituto Dalle Molle.

Abbiamo scelto di vivere in centro spendendo un po’ di più, ma volevamo goderci il lago e avere tutto a disposizione.

Adesso con i bambini è ancora più importante: niente strade pericolose, tutto - scuola, sport, amichetti - è vicino e raggiungibile a piedi o con i mezzi. Mi fido anche a lasciare andare il grande (7 anni) a scuola o al campetto da solo. 

La sera, soprattutto d’estate, la strada è un po’ rumorosa, ma anche noi andiamo spesso fuori a cena o a prenderci un aperitivo o un gelato sul lago, e con due figli piccoli nemmeno noi siamo silenziosi!”.

Caratteristiche
dello scenario

Il centro città è pedonalizzato e vietato alle auto private.

Vietare l’ingresso di veicoli privati nel centro è stato il primo passo per superare una visione urbana costruita attorno a un mezzo di trasporto e non alle persone. La mobilità centrata sulle persone ha consentito di migliorare la qualità dello spazio utilizzabile quotidianamente, l’inquinamento è a zero, così come il traffico, e gli incidenti causati dalla velocità, con ripercussioni positive sulla salute delle persone. 

La vita in centro è fervida e vibrante.

La pedonabilità dei quartieri ha spinto al massimo il loro potenziale di vivibilità. I servizi sono distribuiti densamente, con palazzi dalle facciate variegate e accessibili. Passeggiare è un’esperienza piacevole che le persone sono ben disposte a fare, scoprendo una dimensione umana degli spazi urbani in cui fare acquisti, ristorarsi e socializzare fino a tardi.

La città promuove gli spostamenti sani.

La città promuove gli spostamenti a piedi o in bici, i percorsi urbani sono sicuri ed equipaggiati per prendersi cura della salute di chi li percorre. Per distanze fino a circa 10 chilometri, la bicicletta o la e-bike è il mezzo di trasporto più diffuso: è economico, sano e sostenibile. Nel centro le infrastrutture sono appositamente progettate per le biciclette, e sono sostenute da policies per favorire il bike sharing elettrico e ripensare le distanze a misura di pedalata.

Il trasporto pubblico è elettrico, automatico e on-demand.

La tecnologia utilizzata dei veicoli elettrici autonomi ha abbassato drasticamente le emissioni portandole a zero. I cittadini possono utilizzarli on-demand, con la possibilità di impostare la destinazione e salire a bordo in qualsiasi punto. Attraverso una combinazione di trasporto pubblico e soluzioni a noleggio rapido per la micro-mobilità condivisa, come e-bike, e-scooter e monopattini, è possibile usufruire di una copertura ad altissima capillarità con costi che per i residenti sono quasi nulli.

Il traffico è gestito in tempo reale.

Una piattaforma tecnologica è in grado di interpretare in tempo reale i flussi di traffico pedonale e dei veicoli pubblici autorizzati all’accesso in centro, regolando così la fruizione della strada in relazione alle effettive esigenze o alle eventuali emergenze.

Le superfici urbane sono trasformabili.

Le superfici sono in grado di adattarsi a funzioni molteplici, interfacciandosi con il flusso di trasporti pubblici e ampliando lo spazio leisure a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare. I sensori permettono di monitorare la presenza e l’utilizzo da parte delle persone, consentendo di gestire piattaforme mobili e illuminazione per ospitare eventi dedicati alla comunità.

Gli spazi stradali sono una risorsa commerciale.

Un centro proibito agli autoveicoli privati non ha più bisogno di parcheggi, ad eccezione degli stalli per bici e altre soluzioni di micro-mobilità condivisa. C’è vita nelle strade, e sono attive strategie di riqualificazione per i garage di proprietà esistenti, come estensione ed evoluzione delle attività commerciali nelle immediate vicinanze. Gli acquirenti che utilizzano l’auto per fare acquisti in centro, possono contare sulla disponibilità e sulle connessioni con i parcheggi fuori città.

Gli edifici sono multifunzionali.

Tutte gli edifici e le aree urbane vengono sfruttate a favore della vita pubblica o collettiva o vissute come estensione del proprio spazio domestico. Gli edifici della città sono multifunzionali, multietnici e ospitano una pluralità di realtà affacciate sulla strada: commerciali, abitative, produttive, ricreative, amministrative accessibili a pochi passi da casa.

Gli orari di apertura delle attività sono liberi.

Nel rispetto della quiete pubblica è possibile estendere gli orari di apertura delle attività commerciali e di ristorazione, consentendo alla clientela di meglio disporre del proprio tempo, aumentando la flessibilità nella gestione delle stagionalità - con una legislazione che garantisca questa flessibilità nella tutela dei collaboratori - e aprendo a un potenziale incremento dell’occupazione.

Il contesto urbano è ricco di biodiversità.

Lo spazio tradizionalmente destinato al traffico veicolare, insieme alle superfici recuperate all’uso collettivo quali tetti, bacheche e terrazze, è stato trasformato in area verde favorendo la biodiversità tipica ticinese anche in area cittadina, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e del microclima locale.

Le rive del lago sono collegate da traghetti elettrici.

Lavoratori e turisti si spostano tra le rive del lago con navi automatizzate, senza membri dell'equipaggio a bordo. Comandate dal centro operativo di terra, per monitorarne la navigazione e le prestazioni vengono utilizzati rilevatori, sensori, telecamere ad alta risoluzione e sistemi avanzati di comunicazione satellitare.

Abitare in centro è economicamente accessibile.

Mantenere alta la qualità della vita e allo stesso tempo garantire l’accessibilità economica delle abitazioni è possibile. Gruppi d’acquisto formati da privati cittadini dispongono insieme dei capitali necessari per essere proprietari stessi, tramite cooperative, delle loro future case.

Nei vicinati c’è senso di appartenenza collettiva.

C’è una forte correlazione tra l’ambiente costruito e il senso di appartenenza a una comunità. Con il grande potenziale di interazione sociale tra gli abitanti, aumenta la fiducia tra i vicini e il capitale sociale del quartiere. Un maggiore senso di comunità si traduce in maggiore quantità di iniziative dal basso, un “fai-da-te” virtuoso della vivibilità urbana.

Generazioni diverse convivono nella stessa comunità.

La commistione fra generazioni ha un valore importante, un quartiere ha bisogno dei suoi nonni e dei suoi nipoti, ed entrambi possono insegnarsi molto a vicenda. I servizi di cui le persone anziane necessitano non sono più concentrati nelle case di riposo o a carico delle famiglie. Grazie alla tecnologia i servizi sono on-demand e arrivano fin dove le persone vogliono vivere, riducendo la segregazione sociale e il senso di emarginazione.

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Oslo senza auto

La città di Oslo porta avanti da anni un ambizioso piano per rendere il centro città senza auto, come parte del più complessivo piano di realizzazione di una città completamente a zero emissioni.

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Toyota e-Palette

Una rete di questi veicoli autonomi è a disposizione degli atleti e del personale in servizio nel Villaggio Olimpico e paralimpico di Tokyo 2020, coprendo l’intero fabbisogno di spostamenti interni.

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Lungolago Vision Plan

Una visione presentata nelle linee guida studiate da Carlo Ratti Associati e Mobility in Chain per Lugano Living lab, mostra la Strada Dinamica e lo Scenario Dinamico, che consentono di adattare la funzione degli spazi pubblici in base a domanda e Necessità.

Lugano Lungolago Visionplan →
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Parklets a Berlino.

I parklets sono dei moduli, non permanenti, che occupano l’esatto spazio di uno stallo di parcheggio. Berlino li ha adottati per attrezzare con panchine tavoli e giochi per bambini, la vivace zona di mercato in Bergmannstrasse.

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Imagine - Shared Living.

In uno studio sulla condivisione degli spazi abitati e dei servizi domestici, Space10 e Urgent.Agency hanno analizzato i dati di invecchiamento della popolazione, individuando nella convivenza multigenerazionale una preziosa risorsa da sfruttare, e allo stesso tempo, un’opportunità per l’inclusione sociale.

Caratteristiche
dello scenario

Il centro città è pedonalizzato e vietato alle auto private.

Vietare l’ingresso di veicoli privati nel centro è stato il primo passo per superare una visione urbana costruita attorno a un mezzo di trasporto e non alle persone. La mobilità centrata sulle persone ha consentito di migliorare la qualità dello spazio utilizzabile quotidianamente, l’inquinamento è a zero, così come il traffico, e gli incidenti causati dalla velocità, con ripercussioni positive sulla salute delle persone. 

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Oslo senza auto

La città di Oslo porta avanti da anni un ambizioso piano per rendere il centro città senza auto, come parte del più complessivo piano di realizzazione di una città completamente a zero emissioni.

La vita in centro è fervida e vibrante.

La pedonabilità dei quartieri ha spinto al massimo il loro potenziale di vivibilità. I servizi sono distribuiti densamente, con palazzi dalle facciate variegate e accessibili. Passeggiare è un’esperienza piacevole che le persone sono ben disposte a fare, scoprendo una dimensione umana degli spazi urbani in cui fare acquisti, ristorarsi e socializzare fino a tardi.

La città promuove gli spostamenti sani.

La città promuove gli spostamenti a piedi o in bici, i percorsi urbani sono sicuri ed equipaggiati per prendersi cura della salute di chi li percorre. Per distanze fino a circa 10 chilometri, la bicicletta o la e-bike è il mezzo di trasporto più diffuso: è economico, sano e sostenibile. Nel centro le infrastrutture sono appositamente progettate per le biciclette, e sono sostenute da policies per favorire il bike sharing elettrico e ripensare le distanze a misura di pedalata.

Il trasporto pubblico è elettrico, automatico e on-demand.

La tecnologia utilizzata dei veicoli elettrici autonomi ha abbassato drasticamente le emissioni portandole a zero. I cittadini possono utilizzarli on-demand, con la possibilità di impostare la destinazione e salire a bordo in qualsiasi punto. Attraverso una combinazione di trasporto pubblico e soluzioni a noleggio rapido per la micro-mobilità condivisa, come e-bike, e-scooter e monopattini, è possibile usufruire di una copertura ad altissima capillarità con costi che per i residenti sono quasi nulli.

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Toyota e-Palette

Una rete di questi veicoli autonomi è a disposizione degli atleti e del personale in servizio nel Villaggio Olimpico e paralimpico di Tokyo 2020, coprendo l’intero fabbisogno di spostamenti interni.

Il traffico è gestito in tempo reale.

Una piattaforma tecnologica è in grado di interpretare in tempo reale i flussi di traffico pedonale e dei veicoli pubblici autorizzati all’accesso in centro, regolando così la fruizione della strada in relazione alle effettive esigenze o alle eventuali emergenze.

Le superfici urbane sono trasformabili.

Le superfici sono in grado di adattarsi a funzioni molteplici, interfacciandosi con il flusso di trasporti pubblici e ampliando lo spazio leisure a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare. I sensori permettono di monitorare la presenza e l’utilizzo da parte delle persone, consentendo di gestire piattaforme mobili e illuminazione per ospitare eventi dedicati alla comunità.

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Lungolago Vision Plan

Una visione presentata nelle linee guida studiate da Carlo Ratti Associati e Mobility in Chain per Lugano Living lab, mostra la Strada Dinamica e lo Scenario Dinamico, che consentono di adattare la funzione degli spazi pubblici in base a domanda e Necessità.

Lugano Lungolago Visionplan →
Gli spazi stradali sono una risorsa commerciale.

Un centro proibito agli autoveicoli privati non ha più bisogno di parcheggi, ad eccezione degli stalli per bici e altre soluzioni di micro-mobilità condivisa. C’è vita nelle strade, e sono attive strategie di riqualificazione per i garage di proprietà esistenti, come estensione ed evoluzione delle attività commerciali nelle immediate vicinanze. Gli acquirenti che utilizzano l’auto per fare acquisti in centro, possono contare sulla disponibilità e sulle connessioni con i parcheggi fuori città.

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Parklets a Berlino

I parklets sono dei moduli, non permanenti, che occupano l’esatto spazio di uno stallo di parcheggio. Berlino li ha adottati per attrezzare con panchine tavoli e giochi per bambini, la vivace zona di mercato in Bergmannstrasse.

Gli edifici sono multifunzionali.

Tutte gli edifici e le aree urbane vengono sfruttate a favore della vita pubblica o collettiva o vissute come estensione del proprio spazio domestico. Gli edifici della città sono multifunzionali, multietnici e ospitano una pluralità di realtà affacciate sulla strada: commerciali, abitative, produttive, ricreative, amministrative accessibili a pochi passi da casa.

Gli orari di apertura delle attività sono liberi.

Nel rispetto della quiete pubblica è possibile estendere gli orari di apertura delle attività commerciali e di ristorazione, consentendo alla clientela di meglio disporre del proprio tempo, aumentando la flessibilità nella gestione delle stagionalità - con una legislazione che garantisca questa flessibilità nella tutela dei collaboratori - e aprendo a un potenziale incremento dell’occupazione.

Il contesto urbano è ricco di biodiversità.

Lo spazio tradizionalmente destinato al traffico veicolare, insieme alle superfici recuperate all’uso collettivo quali tetti, bacheche e terrazze, è stato trasformato in area verde favorendo la biodiversità tipica ticinese anche in area cittadina, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e del microclima locale.

Le rive del lago sono collegate da traghetti elettrici.

Lavoratori e turisti si spostano tra le rive del lago con navi automatizzate, senza membri dell'equipaggio a bordo. Comandate dal centro operativo di terra, per monitorarne la navigazione e le prestazioni vengono utilizzati rilevatori, sensori, telecamere ad alta risoluzione e sistemi avanzati di comunicazione satellitare.

Abitare in centro è economicamente accessibile.

Mantenere alta la qualità della vita e allo stesso tempo garantire l’accessibilità economica delle abitazioni è possibile. Gruppi d’acquisto formati da privati cittadini dispongono insieme dei capitali necessari per essere proprietari stessi, tramite cooperative, delle loro future case.

Nei vicinati c’è senso di appartenenza collettiva.

C’è una forte correlazione tra l’ambiente costruito e il senso di appartenenza a una comunità. Con il grande potenziale di interazione sociale tra gli abitanti, aumenta la fiducia tra i vicini e il capitale sociale del quartiere. Un maggiore senso di comunità si traduce in maggiore quantità di iniziative dal basso, un “fai-da-te” virtuoso della vivibilità urbana.

Generazioni diverse convivono nella stessa comunità.

La commistione fra generazioni ha un valore importante, un quartiere ha bisogno dei suoi nonni e dei suoi nipoti, ed entrambi possono insegnarsi molto a vicenda. I servizi di cui le persone anziane necessitano non sono più concentrati nelle case di riposo o a carico delle famiglie. Grazie alla tecnologia i servizi sono on-demand e arrivano fin dove le persone vogliono vivere, riducendo la segregazione sociale e il senso di emarginazione.

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Imagine - Shared Living.

In uno studio sulla condivisione degli spazi abitati e dei servizi domestici, Space10 e Urgent.Agency hanno analizzato i dati di invecchiamento della popolazione, individuando nella convivenza multigenerazionale una preziosa risorsa da sfruttare, e allo stesso tempo, un’opportunità per l’inclusione sociale.


La Grande Lugano

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Rendering Polo sportivo e degli eventi: Cruz y Ortiz - Giraudi Radczuweit - Lugano.ch
Interface Concept Art: Sketchin

La città è definita dai sistemi di relazioni e di interconnessioni tra i cittadini e i luoghi: una città estesa, policentrica, inclusiva, sostenibile, in cui le persone possono muoversi liberamente in base alle proprie esigenze.

Nel 2040 il territorio ha mutato aspetto: ci troviamo di fronte a una città diffusa che si integra con quella della città Ticino: una città policentrica, ma coesa per quanto riguarda la sua gestione amministrativa, economica e infrastrutturale.
In altre parole, Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio non saranno più unità separate, ma saranno tutti luoghi nevralgici e connessi della Città Ticino.

Negli anni l’offerta dei trasporti pubblici è migliorata progressivamente, aumentando l’accessibilità di svariate zone del Ticino. L’apertura della galleria di base del Ceneri è stato un importante tassello nel mosaico della rete dei trasporti locali.

La prossimità ai centri viene declinata non solo in funzione della vicinanza fisica, ma anche dalla velocità con cui è possibile raggiungerli. La tecnologia inoltre permette di limitare la necessità di essere fisicamente presenti (es. smart working). Anche la partecipazione al contesto urbano non dipende quindi dalla vicinanza fisica al centro, ma dalla velocità con cui è possibile accedere alle infrastrutture tecnologiche e di mobilità.

Questo ha permesso alle valli di essere incluse a pieno titolo nel sistema urbano, sebbene la crescita sia a carico dei centri più grandi, come la città di Lugano. Famiglie e imprese preferiscono la dimensione dolce e vivace del centro città.

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graph2.scenario2.tempo_pubblico2020
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Il commuting iper-efficiente ha cambiato i concetti di centro e di partecipazione al contesto urbano: dalla stazione una rete di droni elettrici collega in pochi minuti i centri cittadini, i business convention center e i principali poli commerciali.

La pressione dei veicoli nei confronti dei centri pedonalizzati viene limitata dalla creazione di hub di interscambio, vere piattaforme integrate e multifunzionali (come ad esempio quelli di Lamone, Cornaredo, Vezia, Molinazzo, Agno/Aeroporto, Fornaci, Melide): le persone possono lasciare i propri mezzi privati, ricaricare quelli elettrici, e usufruire del trasporto pubblico (treni, tram, droni) e delle soluzioni di micromobilità (e-bike, monopattini, scooter elettrici).


La gestione in co-governance unisce sindaci e dipartimenti, superando i confini amministrativi locali nella definizione delle policies e strategie comuni. Il governo del territorio favorisce un approccio sistemico che unisce le competenze dei singoli dicasteri.

Mio padre mi chiede sempre perchè non voglio un’auto mia, semplicemente non ne ho bisogno. Mi piacerebbe provarne una non autonoma, sarebbe uno sfizio, ma non ho nemmeno la patente. 

Sono un musicista, ho studiato al Conservatorio di Lugano diplomandomi con il massimo dei voti, e oggi suono il violino nell’Orchestra della Svizzera Italiana. Spesso ci esibiamo al LAC, facciamo anche concerti gratuiti aperti al pubblico.

Abito ancora con i miei genitori a Rivera, e quando ci sono le prove mi sposto l’autonoma di mio padre fino al park&ride, poi proseguo in e-bike tenendo il violino nello zaino, ma entro un paio d’anni mi piacerebbe trasferirmi in città.

Caratteristiche
dello scenario

Il territorio è amministrato sistemicamente.

Il governo del territorio allargato favorisce un approccio sistemico che ha superato le competenze dei singoli dicasteri. Sono attivi modelli di co-governance che superano i confini amministrativi locali nella definizione delle policies e delle strategie comuni.

L’urbanizzazione si concentra in prossimità dei nodi di mobilità.

La vivibilità delle città è salvaguardata da una politica di gestione territoriale che bilancia gli indici di edificabilità in modo da favorire uno sviluppo più concentrato nelle aree esistenti in prossimità dei nodi di trasporto pubblico. Allo stesso tempo protegge gli spazi aperti intorno alle città, mantiene un equilibrio con l’ambiente naturale e fa sì che le persone si spostino meno in auto.

I Park&Ride sono evoluti e multifunzionali.

La rete di hub di interscambio in nodi nevralgici della mobilità (Lamone, Cornaredo, Vezia, Molinazzo, Agno/Aeroporto, Fornaci, Melide) è un’evoluzione dei “Park&Ride”: non più solo parcheggi di superficie, ma una vera e propria piattaforma integrata e multifunzionale capace di comprendere più elementi: dalle fermate del trasporto pubblico, stazioni di bike e car sharing, postazioni di ricarica dei veicoli elettrici fino a strutture tecnologicamente più avanzate, come aree per l’atterraggio di droni.

Le autostrade sono smart e auto-sostenibili.

Le autostrade regolano autonomamente i flussi di traffico in entrata e in uscita, gestendo anche velocità e distanza tra i veicoli e separando i flussi in corsie riservate (veicoli ad alta occupazione, trasporto merci, veicoli aziendali). Inoltre producono in autonomia l’energia necessaria per il loro funzionamento attraverso impianti solari e sistemi di recupero dell’energia cinetica dei veicoli.

Un’unica gestione per tutte le soluzioni di viaggio.

Un’unica app per il trasporto pubblico consente una pianificazione più efficiente dei transiti e dello sviluppo dei percorsi. Vengono unificati anche i biglietti e i mezzi di pagamento: con lo stesso biglietto è possibile scendere da un treno Alta Velocità e attivare un monopattino elettrico per coprire l’ultimo chilometro.

Le aziende private sono attive nella gestione del traffico.

Le aziende contribuiscono alla riduzione del traffico mettendo a disposizione mezzi di trasporto per facilitare la mobilità dei propri collaboratori da e verso la sede di lavoro. Policy pubbliche penalizzano i parcheggi auto aziendali e incentivano, concedendo sgravi fiscali, per le aziende attrezzate con impianti per la ricarica elettrica, rastrelliere per le bici e spogliatoi con docce per i dipendenti.

Il capitale umano acquisisce nuove competenze.

L'automazione offre opportunità per posti di lavoro e manodopera. L'avvento della tecnologia dei veicoli autonomi ha cambiato enormemente il mercato del lavoro. Gli operatori di transito investono nello sviluppo del personale per garantire che i lavoratori abbiano le competenze tecniche per supervisionare e mantenere flotte autonome e per impegnarsi in un'ampia varietà di funzioni di assistenza clienti e di sicurezza.

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Ambiti di rigenerazione a Milano

Nel Piano di Governo del Territorio milanese, i nodi di interscambio e le aree altamente accessibili con trasporto pubblico, sono ambiti di rigenerazione in cui è possibile il superamento dell’indice di edificabilità massimo.

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Autostrada solare cinese

Nella provincia cinese dello Shandong, la circonvallazione che circonda la capitale, Jinan, è auto-sostenibile: composta da uno strato isolante sul fondo, e da pannelli fotovoltaici al centro, è coperta da uno strato trasparente e portante che consente alla luce solare di penetrare.

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Aziende virtuose a Copenhagen

Copenhagen ha coinvolto le aziende private nel suo piano per la mobilità green, riducendo drasticamente i parcheggi auto dei dipendenti a favore di spazi per le bici, spingendo per l’uso dei trasporti pubblici, e favorendo le realtà che consentono il lavoro remoto.

Caratteristiche
dello scenario

Il territorio è amministrato sistemicamente.

Il governo del territorio allargato favorisce un approccio sistemico che ha superato le competenze dei singoli dicasteri. Sono attivi modelli di co-governance che superano i confini amministrativi locali nella definizione delle policies e delle strategie comuni.

L’urbanizzazione si concentra in prossimità dei nodi di mobilità.

La vivibilità delle città è salvaguardata da una politica di gestione territoriale che bilancia gli indici di edificabilità in modo da favorire uno sviluppo più concentrato nelle aree esistenti in prossimità dei nodi di trasporto pubblico. Allo stesso tempo protegge gli spazi aperti intorno alle città, mantiene un equilibrio con l’ambiente naturale e fa sì che le persone si spostino meno in auto.

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Ambiti di rigenerazione a Milano

Nel Piano di Governo del Territorio milanese, i nodi di interscambio e le aree altamente accessibili con trasporto pubblico, sono ambiti di rigenerazione in cui è possibile il superamento dell’indice di edificabilità massimo.

I Park&Ride sono evoluti e multifunzionali.

La rete di hub di interscambio in nodi nevralgici della mobilità (Lamone, Cornaredo, Vezia, Molinazzo, Agno/Aeroporto, Fornaci, Melide) è un’evoluzione dei “Park&Ride”: non più solo parcheggi di superficie, ma una vera e propria piattaforma integrata e multifunzionale capace di comprendere più elementi: dalle fermate del trasporto pubblico, stazioni di bike e car sharing, postazioni di ricarica dei veicoli elettrici fino a strutture tecnologicamente più avanzate, come aree per l’atterraggio di droni.

Le autostrade sono smart e auto-sostenibili.

Le autostrade regolano autonomamente i flussi di traffico in entrata e in uscita, gestendo anche velocità e distanza tra i veicoli e separando i flussi in corsie riservate (veicoli ad alta occupazione, trasporto merci, veicoli aziendali). Inoltre producono in autonomia l’energia necessaria per il loro funzionamento attraverso impianti solari e sistemi di recupero dell’energia cinetica dei veicoli.

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Autostrada solare cinese

Una rete di questi veicoli autonomi è a disposizione degli atleti e del aNella provincia cinese dello Shandong, la circonvallazione che circonda la capitale, Jinan, è auto-sostenibile: composta da uno strato isolante sul fondo, e da pannelli fotovoltaici al centro, è coperta da uno strato trasparente e portante che consente alla luce solare di penetrare. in servizio nel Villaggio Olimpico e paralimpico di Tokyo 2020, coprendo l’intero fabbisogno di spostamenti interni.

Un’unica gestione per tutte le soluzioni di viaggio.

Una piattaforma tecnologica è in grado di interpretare in tempo reale i flussi di traffico pedonale e dei veicoli pubblici autorizzati all’accesso in centro, regolando così la fruizione della strada in relazione alle effettive esigenze o alle eventuali emergenze.

Le aziende private sono attive nella gestione del traffico.

Le aziende contribuiscono alla riduzione del traffico mettendo a disposizione mezzi di trasporto per facilitare la mobilità dei propri collaboratori da e verso la sede di lavoro. Policy pubbliche penalizzano i parcheggi auto aziendali e incentivano, concedendo sgravi fiscali, per le aziende attrezzate con impianti per la ricarica elettrica, rastrelliere per le bici e spogliatoi con docce per i dipendenti.

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Aziende virtuose a Copenhagen

Copenhagen ha coinvolto le aziende private nel suo piano per la mobilità green, riducendo drasticamente i parcheggi auto dei dipendenti a favore di spazi per le bici, spingendo per l’uso dei trasporti pubblici, e favorendo le realtà che consentono il lavoro remoto.

Gli spazi stradali sono una risorsa commerciale.

Un centro proibito agli autoveicoli privati non ha più bisogno di parcheggi, ad eccezione degli stalli per bici e altre soluzioni di micro-mobilità condivisa. C’è vita nelle strade, e sono attive strategie di riqualificazione per i garage di proprietà esistenti, come estensione ed evoluzione delle attività commerciali nelle immediate vicinanze. Gli acquirenti che utilizzano l’auto per fare acquisti in centro, possono contare sulla disponibilità e sulle connessioni con i parcheggi fuori città.

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Parklets a Berlino

I parklets sono dei moduli, non permanenti, che occupano l’esatto spazio di uno stallo di parcheggio. Berlino li ha adottati per attrezzare con panchine tavoli e giochi per bambini, la vivace zona di mercato in Bergmannstrasse.

Il capitale umano acquisisce nuove competenze.

L'automazione offre opportunità per posti di lavoro e manodopera. L'avvento della tecnologia dei veicoli autonomi ha cambiato enormemente il mercato del lavoro. Gli operatori di transito investono nello sviluppo del personale per garantire che i lavoratori abbiano le competenze tecniche per supervisionare e mantenere flotte autonome e per impegnarsi in un'ampia varietà di funzioni di assistenza clienti e di sicurezza.


Lugano e il mondo

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Concept Art: Francesco Lorenzetti - frank_lorenzetti.artstation.com

La centralità di un territorio non è definita solo dalla sua collocazione geografica, ma anche dalla facilità con cui si collega con il resto del mondo.

La collocazione della Grande Lugano come punto medio tra il Mediterraneo, il nord Europa e le grandi capitali economiche e politiche (Milano, Zurigo, Ginevra, Francoforte, Londra, Davos in occasione del World Economic Forum) fanno del Ticino un luogo privilegiato e attraente per capitali economici, aziende e persone.

In un contesto sempre più globalizzato, l'accessibilità di una località influenza la sua attrattività per le aziende e le istituzioni. Un miglioramento quindi a livello di mobilità è stato fondamentale per aumentare l’attrattività del territorio, con un effetto positivo sullo sviluppo socio- economico della regione.

Dopo l’apertura della Galleria del Ceneri e il costante potenziamento dell’Alp Transit i tempi di trasferimento da Lugano verso Zurigo e Milano si sono compressi, tanto che ora è possibile raggiungere Milano e Malpensa in meno di mezz’ora e Zurigo in meno di un’ora di treno. 

graph2.scenario2.Distanza_KM
graph2.scenario2.tempo_pubblico2020
graph2.scenario2.tempo_pubblico2040

L’aeroporto di Lugano è stato riconvertito esclusivamente al traffico charter, lo scalo non è più servito dai voli di linea, ma ospita voli privati a zero emissioni, droni per il trasporto passeggeri ed è meta di crociere turistiche di lusso. La vicinanza delle zone residenziali non rappresenta un problema, visto che l’avanzamento tecnologico ha ridotto quasi a zero l’inquinamento acustico e ambientale del traffico aereo.

Per gestire l’elevato numero di passeggeri in partenza, arrivo e transito, l’aeroporto di Agno ha investito sulle sue dotazioni infrastrutturali: piazzole per atterraggio e decollo dei droni, controllo del traffico aereo remoto e collegamenti frequenti con il tessuto cittadino.

I voli internazionali di lungo raggio decollano da Malpensa e Zurigo, con collegamenti diretti e regolari con Lugano, Ginevra, Berna e con Davos attraverso droni, aerei elettrici da medio raggio e treni-navetta.

Il Ticino e Lugano sono diventati tappa irrinunciabile di un turismo svizzero davvero sostenibile ed efficiente. Da Lugano decollano dirigibili da crociera, slow-travel di lusso sopra il panorama delle Alpi verso destinazioni Europee e transoceaniche. 

Quando ho deciso di venire a vivere qui il mio CDA ha pensato che fossi impazzito. E invece sono loro ad avere poca fantasia: in 20 minuti con il treno diretto a Malpensa posso prendere un aereo e andare a Tokyo, in Sudafrica o dovunque sia richiesta la mia presenza.

Vedo i miei amici più spesso e posso invitarli a stare da me e portarli a sciare o al World Economic Forum prendendo un drone, pur godendo delle comodità di casa mia a Collina D’Oro.

Mi piacciono Herman Hesse e Mina e vivere qui me li fa sentire vicini. Inoltre, comincio a invecchiare e il clima del Ticino è perfetto per me.

Caratteristiche
dello scenario

Voli green privati dall’Aeroporto di Lugano.

L’Aeroporto di Lugano gestisce la propria compagnia aerea charter privata, ed è stato riqualificato per velivoli ad emissioni zero con decollo e atterraggio verticali (eVTOL): non esistono più voli di linea e sono attive infrastrutture tecnologiche di terra dedicate al traffico charter, siti di atterraggio multipli e sistemi di gestione del traffico misto aerei/droni.

Le flotte aeree sono totalmente elettriche.

Mezzi aerei a propulsione elettrica o ibrida, consentono viaggi più puliti e più silenziosi. La tecnologia ha migliorato le prestazioni, la sicurezza e l’affidabilità dei voli, cambiando radicalmente anche il design dei mezzi di trasporto, che hanno come caratteristiche principali il decollo e atterraggio verticale, e possono essere autonomi o pilotati a distanza.

Droni tra Lugano / Malpensa / Davos / Sankt Moritz.

Una fitta rete di voli taxi a corto raggio e medio raggio, collega tramite droni gli aeroporti internazionali di Malpensa e Zurigo, i principali centri finanziari svizzeri e gli impianti turistici e sciistici. Dal Lugano si può raggiungere facilmente qualsiasi città strategica, per business o posizione.

A Malpensa in 40 minuti di treno.

Un treno shuttle ad alta velocità, collega regolarmente la stazione di Lugano al Terminal-1 di Malpensa, e consente di accedere con un viaggio senza fermate e dal costo contenuto, alle connessioni intercontinentali verso New York, Mosca, Dubai, Singapore.

Il turismo è slow-travel con i dirigibili da crociera.

I dirigibili rappresentano una differente filosofia di spostamento aereo, il cui fine è la percorrenza panoramica e non il rapido arrivo a destinazione. Destinati ad un turismo di lusso sulle tratte alpine i dirigibili volano a ridotto impatto di emissioni sonore e inquinanti, minimizzano i consumi di energia, e hanno un’elevata autonomia senza necessitare di particolari infrastrutture a supporto.

Più verde e più silenzio con l’autostrada interrata.

L’interramento di sezioni delle autostrade A2 e A13, nelle aree di Chiasso, Alto Vedeggio e al Piano di Magadino ha creato oltre 500.000 metri quadri di territorio che sono stati riconsegnati alla natura, alle coltivazioni e a spazi tempo libero, permettendo una maggiore protezione fonica dell’abitato, e un migliore inserimento paesaggistico.

Collaborazione internazionale per la mobilità transfrontaliera.

Il raggio di azione di policy e soluzioni di mobilità è esteso anche oltre confine in maniera collaborativa e integrata con l’Italia, che funge da punto di smistamento di lavoratori e turisti, facilitati negli spostamenti di commuting o di svago.

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Aerei ad emissioni zero

Airbus con il progetto ibrido E-Fan X ha cominciato la sperimentazione per raggiungere nel 2040 il suo obiettivo di una flotta ad emissioni zero. Una combinazione di motori elettrici a batteria e generatori gestisce il fabbisogno energetico per le varie fasi del volo.

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Taxi droni per evitare il traffico di Dubai

Dubai è la prima città al mondo ad aver introdotto i droni taxi per il trasporto passeggeri urbano. I droni elettrici sono in grado di trasportare due persone e piccoli bagagli, hanno un’autonomia di 30 minuti e possono raggiungere i 100 kmh di velocità massima.

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Il lusso dei dirigibili inglesi

L’Airlander 10 rappresenta la nuova frontiera degli spostamenti aerei, utilizzando l’elio (gas non infiammabile) raggiunge un'autonomia di 5 giorni in cui coprire fino a 6400 chilometri di distanza. I suoi propulsori ad elica possono essere alimentati a batteria e a celle solari per ottenere operatività a zero emissioni.

Caratteristiche
dello scenario

Voli green privati dall’Aeroporto di Lugano.

L’Aeroporto di Lugano gestisce la propria compagnia aerea charter privata, ed è stato riqualificato per velivoli ad emissioni zero con decollo e atterraggio verticali (eVTOL): non esistono più voli di linea e sono attive infrastrutture tecnologiche di terra dedicate al traffico charter, siti di atterraggio multipli e sistemi di gestione del traffico misto aerei/droni.

Le flotte aeree sono totalmente elettriche.

Mezzi aerei a propulsione elettrica o ibrida, consentono viaggi più puliti e più silenziosi. La tecnologia ha migliorato le prestazioni, la sicurezza e l’affidabilità dei voli, cambiando radicalmente anche il design dei mezzi di trasporto, che hanno come caratteristiche principali il decollo e atterraggio verticale, e possono essere autonomi o pilotati a distanza.

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Aerei ad emissioni zero

Airbus con il progetto ibrido E-Fan X ha cominciato la sperimentazione per raggiungere nel 2040 il suo obiettivo di una flotta ad emissioni zero. Una combinazione di motori elettrici a batteria e generatori gestisce il fabbisogno energetico per le varie fasi del volo.

Droni tra Lugano / Malpensa / Davos / Sankt Moritz.

Una fitta rete di voli taxi a corto raggio e medio raggio, collega tramite droni gli aeroporti internazionali di Malpensa e Zurigo, i principali centri finanziari svizzeri e gli impianti turistici e sciistici. Dal Lugano si può raggiungere facilmente qualsiasi città strategica, per business o posizione.

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Taxi droni per evitare il traffico di Dubai

Dubai è la prima città al mondo ad aver introdotto i droni taxi per il trasporto passeggeri urbano. I droni elettrici sono in grado di trasportare due persone e piccoli bagagli, hanno un’autonomia di 30 minuti e possono raggiungere i 100 kmh di velocità massima.

A Malpensa in 40 minuti di treno.

Un treno shuttle ad alta velocità, collega regolarmente la stazione di Lugano al Terminal-1 di Malpensa, e consente di accedere con un viaggio senza fermate e dal costo contenuto, alle connessioni intercontinentali verso New York, Mosca, Dubai, Singapore.

Il turismo è slow-travel con i dirigibili da crociera.

I dirigibili rappresentano una differente filosofia di spostamento aereo, il cui fine è la percorrenza panoramica e non il rapido arrivo a destinazione. Destinati ad un turismo di lusso sulle tratte alpine i dirigibili volano a ridotto impatto di emissioni sonore e inquinanti, minimizzano i consumi di energia, e hanno un’elevata autonomia senza necessitare di particolari infrastrutture a supporto.

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Il lusso dei dirigibili inglesi

L’Airlander 10 rappresenta la nuova frontiera degli spostamenti aerei, utilizzando l’elio (gas non infiammabile) raggiunge un'autonomia di 5 giorni in cui coprire fino a 6400 chilometri di distanza. I suoi propulsori ad elica possono essere alimentati a batteria e a celle solari per ottenere operatività a zero emissioni.

Più verde e più silenzio con l’autostrada interrata.

L’interramento di sezioni delle autostrade A2 e A13, nelle aree di Chiasso, Alto Vedeggio e al Piano di Magadino ha creato oltre 500.000 metri quadri di territorio che sono stati riconsegnati alla natura, alle coltivazioni e a spazi tempo libero, permettendo una maggiore protezione fonica dell’abitato, e un migliore inserimento paesaggistico.

Collaborazione internazionale per la mobilità transfrontaliera.

Il raggio di azione di policy e soluzioni di mobilità è esteso anche oltre confine in maniera collaborativa e integrata con l’Italia, che funge da punto di smistamento di lavoratori e turisti, facilitati negli spostamenti di commuting o di svago.

Conclusioni

Crediamo che le persone siano la risorsa più importante di una città; la soddisfazione dei bisogni dei cittadini e la qualità delle loro relazioni nel tessuto urbano sono indici importanti della vivibilità di un territorio. Attraverso le loro attività le persone producono valore sociale ed economico: quante più persone amano vivere, visitare e lavorare in una città, quanto più valore verrà prodotto sul territorio.

Una città che si prende cura dei propri cittadini e delle persone che entrano in contatto con essa è dunque una città che tutela la propria crescita, alimentando un circolo virtuoso che considera tutte le dimensioni del vivere collettivo. La progettazione di scenari sul futuro è un esercizio che consente di avere una panoramica sulle sfide e opportunità per le amministrazioni, su cui possano basarsi per fare scelte e pensare al migliore dei futuri possibili per i propri cittadini.

La mobilità è solo una delle lenti attraverso cui immaginare il futuro: avremmo potuto scegliere l’energia, la salute pubblica, le competenze dei lavoratori e delle imprese, ma ci sembra che questa sia la dimensione del vivere quotidiano che impatta maggiormente sulla qualità della vita delle persone e dei territori.

Lo scenario che abbiamo proposto mostra come, utilizzando tecnologie che già oggi sono disponibili, tenendo in debita considerazione alcune dimensioni critiche del futuro che abbiamo delineato e coinvolgendo il governo del territorio con politiche ad hoc, sia già possibile immaginare un futuro diverso per Lugano e il territorio che la circonda.

Il team di progetto

Sketchin

Luca Mascaro 
Matteo Polato

Francesca Di Mari
Andrea Parma

Francesco Lorenzetti
Fabrizio Soldano

Dario Dellanoce

BAK Economics

Marc Bros de Puechredon
Cassia Casagrande

Giorgio Cassina
Raphäel Scacchi